Signori del vino: l’italia enoica in tivvù… ma oltre oceano ci si diverte di più (Plonk)

signori del vino rai 2Effetto Expo 2015: il MIPAAF (Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali) sponsorizza il vino in televisione e così nasce la trasmissione “Signori del vino“, viaggio in 10 tappe e 10 puntate a cura di Marcello Masi, direttore del Tg2 e del suo vice, Rocco Tolfa e con la partecipazione di Marco Simonit, agronomo e potatore, anzi “preparatore d’uva”.

In ogni puntata scopriamo i vini tipici di una regione attraverso le parole di quei personaggi che hanno saputo interpretare e “coltivare” la tradizione vitivinicola del nostro paese.
Beh scopriamo è forse un po’ troppo… intuiamo.
La trasmissione è piuttosto breve e necessariamente un po’ superficiale (qui il commento di Aldo Grasso e qui un post di Intravino) ma, in mancanza di meglio…, se non avete avuto l’occasione di seguirla su Rai 2, potete vedere tutte le puntate nell’archivio “programmi on demand” del sito di mamma Rai.
E comunque l’incipit della prima puntata, in Piemonte, con la citazione di Soldati è davvero un bellissimo invito a conoscere il territorio di cui il vino è espressione

“Il vino è come la poesia, che si gusta meglio, e che si capisce davvero, soltanto quando si studia la vita, le altre opere, il carattere del poeta, quando si entra in confidenza con l’ambiente dove è nato, con la sua educazione, con il suo mondo.
La nobiltà del vino è proprio questa: che non è mai un oggetto staccato e astratto, che possa essere giudicato bevendo un bicchiere, o due o tre, di una bottiglia che viene da un luogo dove non siamo mai andati.”
(Mario Soldati, “Vino al Vino”)

Beh, almeno in questo, la trasmissione di Rai 2 può funzionare: ingolosisce senza dare molta soddisfazione e quindi fa venire una gran voglia di partire alla scoperta dell’Italia del vino… certo siamo ancora lontani da un’esperienza come quella australiana di Plonk.

Plonk è il titolo di una serie australiana che racconta le disavventure di una troupe televisiva in giro per il paese per realizzare un programma sulle eccellenze del vino. La troupe è formata da un manipolo di faciloni che incappa in una serie di disavventure e gaffes con vere personalità del mondo del vino australiano che pertanto viene rappresentato con una verve autoironica notevole (plonk è un’espressione gergale per indicare un vino ordinario, da poco).
Nata originariamente nel 2014 come una serie di soli 5 episodi per il web, Plonk è diventato una serie televisiva alla sua seconda stagione. Il mix di risate, ironia, bellissimi paesaggi e di sapori, comunque evocati, di cibi e vini, risulta ben più conivolgente del celebrativo “I signori del vino” ma, per ora, accontentiamoci…